Reggio sfida la ‘dimenticanza’: nasce una rete internazionale per diffondere l’eredità di Alvaro
Un faro di cultura in grado di trasportare il grande scrittore fuori dal suo tempo e da quello che, fino ad ora, è stato il suo "spazio" regionale, per esportarlo in tutto il mondo
20 Giugno 2025 - 16:42 | di Eva Curatola

Corrado Alvaro, il cui talento ha saputo cogliere le contraddizioni e le speranze di un’Italia in trasformazione, è oggi protagonista di un’iniziativa che guarda al futuro, mettendo al centro la sua eredità culturale.
Dopo mesi di discussioni e divisioni sul commissariamento della Fondazione, che ha infiammato il dibattito tra favorevoli e contrari, oggi un nuovo capitolo prende vita. Questa mattina è stato, infatti, presentato il nuovo Centro Internazionale di Studi Corrado Alvaro, un ente che nasce da una forte volontà: quella di onorare l’opera di uno degli scrittori più rilevanti del Novecento, proiettando la sua figura ed il suo pensiero nel mondo intero.
Il Centro Internazionale di Studi Corrado Alvaro
Frutto di un impegno collettivo tra istituzioni accademiche e fondazioni culturali, il CIS ha come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio culturale di Alvaro, con una visione che trascende i confini regionali e nazionali. È un’iniziativa che ci ricorda, con forza, come la cultura sia un bene che non conosce limiti e come la memoria di Alvaro possa continuare a parlare al mondo.
La missione del centro: un’opera di riscoperta e promozione
Obiettivo promuovere l’opera e il pensiero di Alvaro, un autore che ha saputo raccontare, con sguardo lucido e profondo, le contraddizioni e le difficoltà del Sud Italia.
Alvaro non ha mai raccontato semplicemente le storie di un territorio, ma ha dato voce a temi universali come l’alienazione, la lotta per la dignità e l’identità. La sua opera più celebre, Gente in Aspromonte, è una testimonianza viva delle sfide e delle speranze di comunità lontane, isolate, ma profondamente radicate nella storia e nelle tradizioni.
Oggi, grazie al Centro, si intende digitalizzare l’intero patrimonio letterario di Alvaro, rendendo le sue opere accessibili a un pubblico mondiale. In questo modo, la sua voce non solo sopravviverà nel tempo, ma arriverà anche nelle mani di nuovi lettori, accademici e studiosi di tutto il mondo.
Non a caso, incentivare gli studi accademici e creare opportunità di collaborazione internazionale sono tra gli altri principali obiettivi del progetto, che intende organizzare seminari, conferenze e workshop, con la partecipazione di esperti provenienti dalle università di tutto il mondo.
Una rete internazionale per diffondere l’eredità di Alvaro
Il Presidente del Centro, Aldo Morace, ai microfoni di CityNow, ha parlato della portata internazionale del progetto:
“Vogliamo sottrarre Corrado Alvaro al localismo e al regionalismo e proiettarlo nel mondo. I nostri soci, che crescono ogni giorno, si impegnano concretamente per promuovere Alvaro, dalla Lettonia alla Spagna, dai Paesi Baschi all’America – ha dichiarato con orgoglio. Alvaro non è solo un simbolo della cultura calabrese, ma una figura universale che può rappresentare la modernità”.
Il Centro non sarà, dunque, solo un luogo di studio, ma una sfida alla dimenticanza, una rinascita culturale per una terra che ha dato tanto alla letteratura, ma che rischia di essere ignorata o marginalizzata. Grazie a questo progetto, la memoria di Alvaro avrà una nuova risonanza globale, spingendo la sua figura fuori dai confini regionali e restituendole l’importanza che merita nel panorama letterario internazionale.
Il Parco letterario: un’Idea innovativa per valorizzare Alvaro
Un aspetto particolarmente innovativo del progetto è la creazione di un parco letterario dedicato a Corrado Alvaro, proposta che ha visto l’intervento del prof. Tonino Perna, membro del consiglio direttivo del Centro.
“Abbiamo dalla nostra parte l’esperienza nella creazione di parchi tematici. Basti pensare al lavoro fatto con Horcynus Orca di Messina ed Ecolandia a Reggio Calabria” ha spiegato Perna. L’idea di creare un parco letterario per Alvaro è un modo per rendere la sua memoria vivente“.
L’approvazione del progetto, che è già stato presentato a Roma per ottenere il marchio ufficiale di parco letterario, rappresenta un ulteriore passo verso la concretizzazione di un network internazionale che amplifichi la figura di Alvaro nel contesto culturale globale.
Un simbolo di speranza per la cultura del Sud
La nascita di questo Centro internazionale è un faro di speranza e di resistenza culturale per il Sud Italia, che continua a lottare per essere riconosciuto e rispettato per il suo valore storico e culturale. In un contesto dove la memoria spesso rischia di essere sacrificata in nome di logiche politiche o di visibilità effimera, il Centro si propone come una voce forte e una sfida alla dimenticanza, invitando tutti a riflettere sull’importanza della cultura come strumento di crescita e di consapevolezza collettiva.
Non solo, quindi, un omaggio al passato, ma un passo verso il futuro, un invito a rileggere e reinterpretare il nostro presente alla luce di chi ci ha preceduto, per continuare a costruire un dialogo culturale vivo e dinamico, capace di ispirare le generazioni di oggi e di domani.